Al buio

alle sei del mattino
vagano confusi
gli alleati, i nemici
nella nebbia
sulle colline di Pratzen.
Per un attimo, la mente
ritorna
alla biblioteca di Auxonne
alle istruzioni segrete
del grande re prussiano,
nutrimento del genio.
Intuizione e scienza.
Scienza e intuizione.

Il sole
della Vittoria
risplende
nel tuo cuore,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.
Il tuo destino
si compie
nella storia del mondo,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.

Le tempie
pulsano.
Un cenno della mano.
Parte
come fulmine
l’ordine di attacco.
Un colpo netto.
Un colpo netto.
E la guerra sarà finita!

Il sole
della Vittoria
risplende
nel tuo cuore,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.
Il tuo destino
si compie
nella storia del mondo,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.

Nella luce ,
alle nove del mattino
la nebbia
dissipata
sull’altipiano.
Al nemico sgomento
appaiono
i piccoli eroi
con le ventiquattro bocche di fuoco.
Nell’iride imperiale
si salda
il fronte
tra il Pratzen e il Santon.
I fedeli
fanno macello
di nobili russi,
giovani corpi.
Preparano
lacrime e lacrime
ai begli occhi di donne
nei palazzi di San Pietroburgo.

Il sole
della Vittoria
risplende
nel tuo cuore,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.
Il tuo destino
si compie
nella storia del mondo,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.

Fuggono, in rotta
verso l’unico ponte
rimasto sul fiume.
Un colpo di obice
perfetto, geometrico
chiude
l’estrema via di salvezza.
I corpi a migliaia
annegano
nelle acqua gelate del Littawa.
Al vespero,
l’ordine
di cessate il fuoco.
Inizio della gloria.

Il sole
della Vittoria
risplende
nel tuo cuore,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.
Il tuo destino
si compie
nella storia del mondo,
o mio imperatore,
oggi, ad Austerlitz.