07/10/2022
“Nel corso della recente campagna elettorale, peggiore persino del baccanale, populista e demagogico, del 2018, Unimpresa più volte ha dovuto constatare la totale mancanza di senso della realtà, che ha caratterizzato la delegittimazione, la demonizzazione e lo scontro immotivato tra i leader politici, sottolineando, in particolare, come i loro programmi e le loro proposte, per affrontare le emergenze in atto, sia sul piano politico che economico, fossero del tutto campate in aria e, in poche parole, irrealizzabili! In specie, sulle misure urgenti per affrontare l’inflazione, il carovita, la recessione e il flagello delle bollette dell’energia, che stanno devastando i bilanci e la vita quotidiana delle famiglie e delle imprese. Dopo due settimane dai risultati, sia i vincitori che i vinti, anche quei vinti che inneggiano immotivatamente ad una loro vittoria, continuano a ignorare la tirannia della realtà che ha falcidiato, di colpo, tutte le loro promesse elettorali, insistendo con richieste assurde, indirizzate al futuro governo. Conforta, tuttavia, come la premier in pectore, dalle prime dichiarazioni, stia affrontando i dossier economici con senso di responsabilità e realismo, nella piena consapevolezza che il programma del suo governo dovrà fare i conti proprio con la tirannia della realtà e che, anche nella composizione della compagine governativa, i responsabili dei dicasteri dovranno nutrire la medesima consapevolezza, senza illudersi o illudere di poter trasferire nell’esecutivo le fantasie elettoralistiche di spesa dei loro partiti di appartenenza. Solo una legge finanziaria, ispirata al senso della realtà e della verità verso il paese, potrà corrispondere alla fiducia del corpo elettorale nella maggioranza, uscita dalle urne, e nel futuro Governo Meloni. Dai primi atti di governo, infatti, si potrà già vaticinare quale destino e tempo di vita toccheranno alla XIX legislatura” lo ha dichiarato, in una nota, Raffaele Lauro, Segretario Generale di Unimpresa.