03/12/2015

Un bellissimo pomeriggio di dicembre, in un sereno clima pre-natalizio, caratterizzato da intense emozioni dalliane, visive e musicali, è stato quello, trascorso, ieri, dai confratelli e dagli ospiti della Penisola Sorrentina, presso la maestosa Sala della Confraternita del SS. Rosario di Sant’Agata sui Due Golfi, con la proiezione dell’ultima versione televisiva (54’, con sottotitoli in inglese) del docufilm di Raffaele Lauro, “Lucio Dalla e Sorrento - I Luoghi dell’Anima”, alla presenza del sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli, del vice sindaco, Giovanna Staiano, del consigliere per la Comunicazione e la Trasparenza, Lello Acone, e di Donato Iaccarino della Pro Loco Due Golfi, organizzatore del Premio “Salvatore Di Giacomo”. Nell’introduzione, il priore, Giulio Iaccarino, ha voluto sottolineare di Lauro, suo docente di filosofia al liceo, il forte legame con Sant’Agata sui Due Golfi, in continuità con la tradizione dei suoi genitori. Ha reso, poi, pubblicamente omaggio allo scrittore-regista, confratello onorario, con espressioni di grande apprezzamento per l’intera opera narrativa e per i due ultimi romanzi su Lucio Dalla, relativi al rapporto del grande artista bolognese, con Sorrento e con San Martino Valle Caudina. Nonché per il docufilm, che ha raccolto grandi consensi e applausi, in Italia e all’estero. Il critico letterario Riccardo Piroddi ha illustrato, con efficacia espositiva, la trama del docufilm, derivata dal romanzo biografico, soffermandosi sulla riuscitissima congiunzione tra le immagini delle location sorrentine, l’affabulante narrazione dell’autore e la raffinata colonna sonora, una calibrata e suggestiva scelta di antiche melodie sorrentine e di arie pucciniane: “Una pregevole sintesi artistica che travolge emotivamente il pubblico, dall’inizio alla fine”. La conferma è venuta, poco dopo, a fine proiezione, dalla reazione commossa del pubblico santagatese, che ha voluto esternare a Lauro la propria soddisfazione. Questi, dal canto suo, ha ringraziato, per la bella manifestazione, gli organizzatori, i relatori, tutti i presenti e, con parole di grande considerazione, gli amministratori comunali, a partire dal sindaco, ricordando, a tutti, anche l’appuntamento del 12 dicembre, al Palazzo Municipale di Massa Lubrense, per la presentazione, patrocinata dall’Amministrazione Comunale, del libro di Anna Maria Gargiulo, “Maria, Mia Misericordia”: “Si respira - ha concluso Lauro - un’aria nuova, più aperta, meno provinciale e meno tignosa del passato, a Sant’Agata e a Massa Lubrense: un’aria di rispetto verso la cultura, come portato della civiltà umana e come patrimonio da spendere con gli ospiti e da offrire ai turisti. Nei tempi tragici, in cui viviamo, a causa del terrorismo religioso, di matrice fondamentalista, questa lungimiranza conforta e fa ben sperare per il futuro della comunità”. Il sindaco Balducelli ha ricordato come “la personalità di Lauro abbia travalicato, da tempo, i confini della nostra penisola” e ha voluto ringraziarlo, in specie, per il primo romanzo de “La Trilogia Sorrentina”, cioè “Sorrento The Romance - Il conflitto, nel XVI secolo, tra Cristianesimo e Islam”: “Ho letto questo romanzo storico, con grande interesse e con molta attenzione, cogliendo, in pieno, dalle avvincenti pagine, l’immane tragedia, vissuta dal popolo massese, il 13 giugno del 1558: una tragedia che non dovremo mai dimenticare ed essere in grado di trasmettere, correttamente, ai nostri figli e alle giovani generazioni di massesi. Quell’opera, così significativa, per noi, mi ha fatto molto riflettere sulla nostra storia cittadina e mi ha sostenuto, idealmente, nel momento dell’assunzione della delicata responsabilità di guida amministrativa di Massa Lubrense. Di questo, gli sono molto grato”. Il priore, prima dello scambio degli auguri e del brindisi finale, ha voluto donare, in anteprima e in segno di gratitudine, allo scrittore-confratello, il grande rosario, con le effigi sacre della Madonna delle Grazie e di Sant’Agata, che sarà indossato, in futuro, dai confratelli in processione, sulla veste bianca degli incappucciati, ripristinando così l’antico rito del sodalizio.

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