27/06/2016

“Ho lasciato trascorrere due settimane, prima di esprimere pubblicamente la mia affettuosa vicinanza a donna Violetta Elvin per l’improvvisa, quanto dolorosissima  scomparsa del grande ballerino, coreografo e maestro, Zarko Prebil, amico, da sempre, della nostra artista e a lei legatissimo. Non si contano le visite fatte, in questi anni, da Zarko a Violetta, a Vico Equense. Si tenevano, inoltre, in costante contatto telefonico per commentare le novità sulla danza mondiale. Prebil, infatti, occupa un posto di assoluto rilievo, accanto a donna Violetta, in molte pagine del mio nuovo romanzo ‘Dance The Love - Una stella a Vico Equense’, che sarà presentato, con la partecipazione del Sindaco Andrea Buonocore, il 27 luglio, alle ore 19.00, in anteprima nazionale, a Vico Equense, sul Sagrato della Chiesa della Santissima Annunziata. Confidavo proprio nella partecipazione del maestro Prebil per festeggiare degnamente  la straordinaria protagonista del mio romanzo. Non mancherò, di ricordare, in quella speciale occasione, la figura artistica di Prebil, certo di lenire il dolore di donna Violetta per la scomparsa di un amico, tanto caro e tanto spiritualmente vicino. Zarko Prebil era nato a Spalato in Croazia nel 1934 e aveva studiato all’Accademia del Teatro dell’Opera di Zagabria, presso il quale aveva esordito, come ballerino. Nel 1955 si era trasferito nella compagnia di Ballo dell’Opera di Stato di Belgrado. Terminata la carriera di ballerino, si era specializzato all’Accademia Coreografica di Mosca, studiando con il grande maestro Nikolai Tarasov, autore di un importantissimo trattato sulla tecnica maschile e considerato il più grande esponente della scuola moscovita di danza.Nel 1968 era arrivato in Italia al Teatro dell’Opera di Roma per un allestimento di ‘Giselle’, con Vladimir Vassiliev ed Ekaterina Maximova, ed aveva conseguito un successo clamoroso. Da allora, non si era più allontanando dal nostro Paese, collaborando a moltissimi allestimenti di balletti di repertorio dell’800 e portando il repertorio classico di Marius Petipa al Teatro dell’Opera di Roma e in tanti altri teatri della penisola. Lascia nel lutto tanti allievi, arrivati al successo e alla fama, grazie proprio alla sua insostituibile guida”.

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