25/10/2018

Abbiamo il piacere (Politica in Penisola) di pubblicare, in anteprima assoluta, le dichiarazioni, raccolte dal magazine svizzero “Excellence”, delle autorità pubbliche, che oggi rappresentano, al più alto livello, la Città di Lugano, sul tributo alla memoria del manager alberghiero sorrentino Aniello Lauro, a dieci anni dalla scomparsa. La manifestazione si terrà, a Lugano, il 24 e 25 novembre 2018. Da Sorrento a Lugano: un’epopea professionale, culturale e umana, che onora la città delle origini, Sorrento.

on. marco barradori, sindaco di Lugano


- Un tributo ad Aniello Lauro rappresenta una pagina di storia di Lugano. Cosa significa per Lei questo evento, come più alto rappresentante della comunità luganese?

La Città di Lugano è lieta di patrocinare l’evento dedicato alla figura di Aniello Lauro, di cui conservo un bellissimo ricordo: alle capacità professionali sapeva infatti coniugare una spiccata sensibilità e umanità. Uomo affabile, intelligente e grande comunicatore, è stato per quarant’anni l’anima dell’Hotel Splendide Royal, luogo simbolo dell’ospitalità e dell’accoglienza della nostra città.

- Lugano ieri, Lugano oggi. Una città che difende il suo carattere internazionale. Cosa è cambiato, cosa rimane del suo glorioso passato?

La fortuna turistica di Lugano è legata alle sue ricchezze paesaggistiche e naturalistiche, ma anche alla presenza di personaggi illuminati, intraprendenti, capaci di segnare la città con opere che hanno contribuito allo sviluppo dell’industria alberghiera e delle strutture ad essa collegate. Una riconosciuta e consolidata tradizione nel campo dell'accoglienza e dell’offerta di servizi di alto livello non si crea da un momento all'altro, ma affonda nelle radici di una cultura del lavoro che, per essere perpetuata, richiede disponibilità e passione, attenzione e ascolto, educazione e formazione. Lugano ha saputo mantenere nel tempo queste caratteristiche, che la rendono ancora oggi una meta turistica molto apprezzata dentro e fuori i nostri confini.

- Iniziative come questa riportano in primo piano momenti di grande splendore della città e della vita sociale che la caratterizzava. Ci può ricordare qualche aneddoto?

Il tributo per il decennale della scomparsa di Aniello Lauro richiama una stagione di fermento culturale e sociale. Ricordo il legame che univa il grande manager al collezionista d’arte Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza: Aniello amava profondamente l’arte e in particolare la pittura, una passione che condivideva anche con gli illustri ospiti che soggiornavano allo Splendide. Uomo brillante ed estroverso, riusciva a instaurare uno stretto rapporto di fiducia e di amicizia con esponenti internazionali della politica, dell’economia e della cultura.

on. roberto badaracco, responsabile del dicastero turismo

- Questa iniziativa ha una valenza culturale, artistica e promozionale. Che significato attribuisce a figure professionali e umane, come quella di Aniello Lauro, che sono state un emblema per la vita sociale, culturale ed economica di Lugano?

Se Lugano è quella che è oggi, lo si deve in gran parte alla vita e al lavoro di persone che hanno saputo lasciare il segno. Gente comune o personalità di spicco, accomunate dall’eccezionalità del loro operato. Aniello Lauro è stato un esempio straordinario di come abbattendo il muro che troppo spesso separa passione e professione, si possa influire profondamente su chi ci circonda e avere un impulso determinante sul contesto in cui si opera. Un valore aggiunto imprescindibile per il tessuto sociale della nostra regione e non solo, di cui si vedono i segni evidenti ancora oggi.

- Cosa rappresenta oggi per la città l’esperienza dell’accoglienza di lusso?

L’accoglienza deve essere il primo, indispensabile requisito di qualsiasi struttura attiva nel settore alberghiero o della ristorazione. Un servizio fondato sulla cortesia diventa un biglietto da visita non solo della struttura in sé, ma di tutta la città. Si diventa il volto, il sorriso di un’intera regione. Stretti dai ritmi e dalle esigenze imposte dalla frenesia della società contemporanea, si tende a volte dimenticare questo aspetto e a non dargli l’importanza che merita. La salute del contesto economico di Lugano dipende molto da un settore turistico di primissimo piano a livello internazionale. La clientela d’oggi – a tutti i livelli e a maggior ragione nel settore del lusso – chiede la massima qualità, l’eccellenza del servizio in tutti i suoi aspetti. Eccellenza che, come ci insegna la carriera di Aniello Lauro, si può raggiungere solo avendo piena coscienza dell’importanza del proprio ruolo e attraverso la massima professionalità fatta di preparazione minuziosa e grande forza di volontà.

- Cosa ritiene si aspettino oggi gli ospiti da questa bella città?

Lugano è una città che ha subito un’evoluzione importante negli ultimi decenni. La sua identità, il suo spirito, sono però immutati. Ritengo che la sfida, a livello turistico, economico e anche politico, stia proprio nel coniugare tradizione e modernità, cercando di innovare in maniera propositiva, senza intaccare i valori su cui si posa la nostra città e sapendoli anzi coniugare anche nelle sfide della contemporaneità. Ritengo che l’offerta che la regione offre ai nostri ospiti rispecchi tutto questo, grazie a una proposta culturale, naturalistica e ricreativa di assoluto livello. Un contesto intimo a livello geografico, rassicurante per certi versi, ma mai chiuso su se stesso e di assoluto respiro internazionale.



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