01/12/2018
Della cena del presidente Bush in casa Lauro, a Roma, si narra, nella biografia di Aniello Lauro, “Cossiga Suite”, un gustoso episodio. Avendo molto apprezzato la parmigiana di melanzane della padrona di casa, Bush iniziò a ripulire rapidamente il fondo del piatto, con molto pane. Al che, la signora Angela esclamò (in italiano): “Sono contenta, il presidente fa anche la scarpetta!”. Bush volle subito la traduzione in inglese e, dopo il chiarimento, cominciò a ridere. What’s scarpetta? Aniello faticò non poco a spiegare al presidente il significato di quell’espressione popolare meridionale, segno di esplicito godimento di una pietanza: una sorta di paragone della scarpa, che si calza, al pane che si passa nel piatto (Red.).
La scarpetta
La scomparsa del 41esimo Presidente USA, George Bush, all’età di 94 anni, a pochi mesi dalla morte della moglie Barbara e a pochi giorni dal tributo dedicato dalla Città di Lugano al suo grande amico, Aniello Lauro, al quale si era rammaricato di non poter partecipare, per gravi motivi di salute, ha riempito di sincero cordoglio la Famiglia Lauro. Tutti i relatori ticinesi, a Lugano, hanno ricordato aneddoti di quello straordinario rapporto amicale, fatto di affettuosità, di stima e di reciproca considerazione, che trascendeva i rispettivi ruoli ricoperti: in particolare, la presenza di Lauro, con la moglie Marcella, unico italiano invitato, a titolo personale, al giuramento del 43esimo Presidente USA, George W. Bush; la commuovente lettera di cordoglio, inviata alla famiglia da Bush alla morte Aniello, nel 2008, e la riservatissima cena con il Presidente, a Roma, a casa Lauro, preparata dalla madre di Aniello, Angela, incentrata sulla “parmigiana di melanzane alla sorrentina”, apprezzatissima dall’illustre ospite. “Per noi - ha dichiarato Raffaele Lauro - non è scomparso soltanto un politico di prima grandezza, sulla cui opera sarà la Storia a fare giustizia, ma una persona cara dallo spessore umano straordinario, la quale ha tanto gratificato mio fratello e nostra madre. Lo piangiamo, oggi, con sentimenti di imperitura e memore gratitudine”.