24/04/2019
Abbiamo il piacere di pubblicare la recensione di Giuseppe Alessio Nuzzo del nuovo romanzo biografico di Raffaele Lauro. Classe 1989, Nuzzo è regista, produttore e autore cinematografico, attuale direttore generale del Social World Film Festival, che annovera come presidente onorario l’attrice Claudia Cardinale. Ha ideato un monumento e un museo del cinema, organizzato oltre 500 giornate di attività cinematografica in Italia e 40 eventi internazionali, scritto e diretto lungometraggi, documentari e cortometraggi a tematica sociale ricevendo numerosi premi, tra cui la menzione speciale al prestigioso Nastro d’Argento, il Primo Premio al Giffoni Film Festival, il Premio Ettore Scola alla Casa del Cinema di Roma e i riconoscimenti dal Presidente della Repubblica Italiana e dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini, dall’Unione Europea e da Pubblicità Progresso.
Cura l’antologia delle citazioni cinematografiche “Cinema è sogno” che lo storico presidente del Premio “David Di Donatello”, Gian Luigi Rondi, ha definito “monumentale”. Insegna regia all’Università del Cinema e collabora con il Master Cinema e Tv dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa. Studia regia presso la National Film & Tv School di Londra, cinema ed organizzazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. È laureato con massimi voti in Odontoiatria. Presenterà in pubblico l’opera di Lauro a Sorrento, sabato 25 maggio 2019, ore 17.30, al Palazzo Municipale e, a Roma, in Senato, giovedì 27 giugno, ore 17.30, nella Sala Capitolare del Palazzo della Minerva. L’annunzio di un nuovo progetto rivoluzionario.
di Giuseppe Alessio Nuzzo*
Ogni opera letteraria di Raffaele Lauro è una magia, un viaggio nel tempo e nello spazio, nei sentimenti, nella poesia e nei sensi. Ma soprattutto nelle emozioni.Seguo, scruto, studio e interpreto le sue fatiche da dieci anni e ormai la vastità e la varietà della sua produzione letteraria non mi stupisce più.
Ho viaggiato nel tempo in Andalusia con il suo “Il Sogno di Pedro”, nel cinema “Quel film mai girato”, nella storia e nei segreti della Penisola Sorrentina con la sua “trilogia” dedicata alla terra natia, nel pensiero artistico e biografico di Lucio Dalla, nell’arte della danza, nella cucina pluristellata.
Al suo sedicesimo appuntamento narrativo, Lauro, per la prima volta, si cimenta in una trilogia di romanzi biografici che dedica a tre eccellenze italiane, edita da GoldenGate.
Tre personalità che onorano il genio italiano in tre ambiti di attività: la creazione artistica delle fragranze per la profumeria di eccellenza; la chirurgia estetica, come viatico della bellezza e, infine, il binomio filantropia-impresa.
Il filo rosso che lega le tre nuove opere è rappresentato dal genio italiano, dalla creatività, dalla raffinatezza culturale, dall’amore per la bellezza e per la natura, dalla passione per il proprio lavoro e dal successo conseguito, mai egoistico, sempre rivolto al benessere altrui.
Il tempo di stupirsi con Lauro, quindi, non si esaurisce mai. Si conferma intellettuale dai molteplici interessi, poliedrico e poetico nei suoi attenti studi, raffinato e ricercato nelle sue delicate ma incisive descrizioni.
Non avrei mai pensato, immaginato, concepito di catapultarmi ora in un’opera dedicata ad uno dei sensi che più ci rapisce, che ci racconta di dove siamo, di chi siamo, di come siamo. “L’universo delle Fragranze. L’epopea artistica di un maestro profumiere Maurizio Cerizza” è per l’appunto un viaggio, nei profumi e nell’olfatto, ma è anche e soprattutto un’opera di profonda poesia, di amore e di bellezza.
Non avrei mai ipotizzato di entrare così affondo nella storia, immergermi nelle oltre 200 pagine dove si dipingono le vicende di un artista, Cerizza, non solo genio delle fragranze, uno dei più grandi maestri profumieri italiani ed internazionali, la cui epopea, umana e artistica, costituisce la trama stessa del libro, e consente di avere la chiave di lettura anche del filosofo, esteta, esperto di pittura, musica e sport, in cui si nasconde la sua ricca personalità.
Per Lauro, Cerizza è un artista autentico che utilizza le materie prime come un cineasta usa la macchina da presa e un musicista le note, creando associazioni mentali tra oli essenziali e ciò che il loro aroma suscita. Armonia, equilibrio e la perfetta corrispondenza tra il piano spirituale e quello materiale sono le caratteristiche che si riscontrano nelle fragranze più famose di Cerizza.
Lauro, con assoluta padronanza del mezzo, trasporta materialmente il lettore in un mondo magico e filosofico, pieno di fascino e mistero, riferimenti storici e biografici come poche volte accade in un romanzo dal tema inusuale, poco battuto dai più.
Racconta le vicende e i personaggi arricchendole di piccoli particolari, minuzie, più o meno evidenti, lasciando al lettore il profondo compito di svelarne le componenti e farsene rapire, anche in una dimensione differente dalla realtà.
Un universo delle fragranze, quindi, che coinvolge, fin dalie prime pagine, non solo i cultori dei profumi artistici, ma anche i neofiti della materia come me.
Non solo essenze e fragranze, però, nel romanzo biografico di Lauro, dalla lettura emergono “scrittori olfattivi” come Proust, Süskind o Maurin, ma anche pensatori, come Panikkar, e pittori, come Monet, Braque e Kandinskij.
E leggendo e rileggendo l’opera sono tanti, come sempre accade per la narrativa di Lauro, gli spunti di riflessione e immersione nel tema.
Il mio pensiero artistico, la mia anima è stata rapita dall’imponente storia, dai profumi evocati, dalle sensazioni colte, tanto da spingermi a guardare oltre l’immaginario comune.
Ho così trovato stimoli anche per il mio lavoro, rispolverando la storia del cinema sotto un altro punto di vista: l’inesplorata, o meglio poco esplorata, dimensione delle fragranze nel cinema, delle infinite possibilità di arricchire il linguaggio cinematografico grazie ai profumi e alle sensazioni da essi evocate.
Già nel 1960 Mike Todd Jr, figlio del produttore del film Premio Oscar “Il giro del mondo in ottanta giorni” che sperimentò un nuovo sistema di sonorizzazione nel cinema, inventò il sistema “Odorama”, un macchinario che diffondeva profumi e odori, particolarmente evocativi, direttamente sulle poltrone degli spettatori; tante boccette contenenti le essenze più disparate erano sistemate su una sorta di caricatore ruotante che a un segnale codificato sulla pellicola stessa rilasciava l’odore.
A partire da questo spaccato storico e dai tanti altri esperimenti di utilizzo delle fragranze per le immagini, ho intrapreso la scrittura, grazie agli stimoli innovativi di Lauro e della sua nuova opera, di un saggio sulle nuove possibilità di espressione delle fragranze nella settima arte e nell’audiovisivo in generale, con una particolare attenzione alla realtà virtuale (VR 360° 3D).
Come ogni romanzo, ogni opera dalla penna accurata e ricca di Lauro, si impara molto di più di quanto si legge. Si vive, si immagina, si viaggia, si ci emoziona.
E io ho vissuto, immaginato e viaggiato, aprendo la mia mente a nuove ed inesplorate conoscenze, non perdendomi l’emozione di emozionarmi.
* Regista cinematografico
Fonte Politica in Penisola