27/06/2019

In un rovente pomeriggio di prima estate, nel centro storico di Roma, la straordinaria affluenza di personalità, provenienti anche da Milano e da Napoli, oltre che dalla capitale, nell’austera e imponente “Sala Capitolare” del Palazzo della Minerva, in Senato, l’elevato standing degli autorevoli relatori e l’accoglienza entusiasta, con applausi scroscianti, dell’affollata platea, riservata a tutti gli interventi, hanno decretato il terzo successo, certo il più significativo, dopo quelli di Milano e di Sorrento, del nuovo romanzo biografico di Raffaele Lauro, dedicato all’epopea artistica del grande maestro profumiere Maurizio Cerizza: “L’Universo delle Fragranze”. La presenza in Senato del maestro Cerizza ha certamente calamitato, insieme con quella dei numerosi estimatori dello scrittore sorrentino, l’attenzione degli appassionati della profumeria di eccellenza, di nicchia e di ricerca. Maurizio Cerizza è un personaggio conosciuto e apprezzato a livello non solo nazionale, ma internazionale: un autentico “magister”, colto, raffinato e spirituale, guida per le nuove generazioni, con qualità e talenti non solo professionali, esaltati nelle pagine del romanzo di Lauro. Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano, ha governato il dibattito, con la consueta maestria, delineando il complesso profilo dell’autore, alla sedicesima opera narrativa, e i legami, diretti e indiretti, dei relatori con il mondo della profumistica e con lo stesso scrittore. Andrea Casotti, amministratore delegato di CFF Spa, Creative Flavours&Fragrances, una delle più importanti società mondiali nella produzione di essenze pregiate, ha ricostruito i passaggi fondamentali dell’amicizia con Lauro e con lo stilista Mauro Lorenzi, che gli hanno consentito, nella prefazione, di fare una precisa radiografia dei processi produttivi, a partire dalla imprescindibile creatività dei maestri profumieri. Massimo Papi, dermatologo di fama, presidente dell’associazione DermArt, pittore, ha spiegato i misteri dell’olfatto, gli odori della pelle e le reazioni della stessa alle fragranze, riuscendo a svelare elaborati concetti scientifici con un linguaggio accessibile a tutti. Lo stilista Mauro Lorenzi ha profondamente emozionato la platea, con il racconto appassionato del suo approdo nella profumeria di eccellenza e dell’affascinante collaborazione con il maestro Cerizza per la creazione della sua ultima collezione di sette fragranze, la “Septimontium II”. Il pluripremiato regista cinematografico Giuseppe Alessio Nuzzo, facendo riferimento a un suo saggio di imminente pubblicazione, ha voluto anticipare la storia del rapporto tra cinema e profumi, nonché le più recenti sperimentazioni cinematografiche che porteranno ben presto a coniugare le emozioni derivanti dalle immagini e dalla musica anche con quelle derivanti dalla memoria olfattiva di ciascuna persona. Sommerso dai consensi l’intervento di Stefano Dominella, presidente della Maison Gattinoni Couture, personaggio dell’alta moda mondiale, il quale ha approfondito, con un linguaggio netto e diretto, molto apprezzato dal pubblico, il rapporto odierno tra i grandi brand della moda, come Gucci, la profumistica e la cosmesi, divenute queste ultime partite prevalenti nel bilancio delle maison. Ha rivelato, inoltre, quale ispirazione gli abbia suggerito il libro di Lauro, definito da lui pregevole. Vincenzo Scotti, presidente della Link Campus University di Roma, la cui storia politica coincide con quella della repubblica democratica, ha confessato che la lettura del romanzo del suo ex capo di Gabinetto al Viminale gli ha svelato un mondo a lui sconosciuto: mai avrebbe immaginato che un prefetto partorisse un’opera così lieve, sottolineando il continuo stupore che suscitano le scelte narrative di Lauro, pretesti per autentici saggi sulla pittura, sulla musica, sulla danza e, ora, sulle fragranze. Scotti ha incoraggiato Lorenzi a proseguire con determinazione sulla strada intrapresa. Un boato di apprezzamento ha sottolineato il breve, ma intenso, attesissimo intervento di Maurizio Cerizza, il quale ha ribadito la sua filosofia creativa: un profumo è un’opera d’arte, o non è niente, definendo l’opera di Lauro un inno alla libertà e all’amore per la natura, per l’arte, per la bellezza, per la famiglia e per il proprio lavoro. L’autore ha ringraziato il coraggioso pubblico, che ha sfidato il caldo africano per essere presente, e tutti i relatori, condividendo con Cerizza la fonte di ispirazione di tutta la sua opera narrativa: l’universo amore. Grandi apprezzamenti, infine, da parte di tutti, per la prova olfattiva delle sette nuove fragranze della “Mauro Lorenzi Profumi”.









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