11/02/2015

Ieri mi sono tuffato nell’anima…….
per andare alla ricerca di una luce lontana.

Ci cammino in quei miei mille rivoli,
per non accorciare il tramonto ribelle
di un’esistenza.

Ma non ci penso più di tanto…….
divoro gli scogli parlanti, proprio lì
in quella mia barca che scaccia spuma
di desideri ed io assorto in quell’incanto.

So che cosa mi aspetta prima o poi……
è uno scrigno dove tutto può esserci,
rimpianto o speranza.

Capisco però di vivere come una tartaruga
dai passi lenti e non inchiodo il lampo
di una debolezza umana, che alcune volte
è anche spensieratezza e voglia di esserci,
altre…..è come un tuffo in un mare senza
cammino.

Così mi rivesto da creatura pensante
e assaggio le remote barricate dai pensieri
umani, spaccatisi nel bel mezzo di un respiro
liberatorio che sale su e poi…….. scarica
le ipocrisie di una illusione terrena.

Mi sento catapultato nella tempesta vestita
di scuro, in quel buio che fa paura, proprio
io che non so salirci sopra.

Cerco allora di essere una nuda impronta
e spiare il caldo velo di un istante……..
per quella sorte sparsa a grappolo.

Eppure….lo sguardo di una persona che mi
vuole bene c’è sempre e mi invita a sorridere,
così da poter resistere al richiamo, alcune volte
assillante……della tristezza.

Nel frattempo non ci penso più a quella luce
bugiarda, altre sincera…travestita di mille sogni,
tutti a ridipingere un ricordo lontano.


                                                                                                           Gianni Terminiello

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